Loading...
Home 2017-12-02T16:50:26+00:00
BENVENUTI NELL’OLEARIA AULETTESE

Antonio Pucciarelli nel 1964 in Auletta
fonda l’Olearia Aulettese &

Papà Antonio fonda l’Olearia Aulettese nel 1964. Il nome della nostra azienda deriva dal paese in cui è nata, Auletta un piccolo comune della Provincia di Salerno, ricco di uliveti.
Tutto ebbe inizio con un piccolo frantoio, nel 1980 l’azienda diventa società capitale con Alessandro e Ludovico Pucciarelli, dopo un esponenziale crescita in campo nazionale ed estero.

L’antica leggenda

Si narra che per i popoli del mediterraneo l’ulivo è stato indubbiamente il più importante olio vegetale che si estrae dal frutto di una pianta le cui origini si perdono nel tempo.

L’uomo, fin da epoca remota, ebbe un culto particolare per l’ulivo, infatti durante il diluvio universale, Noè mando fuori dall’arca una colomba che ritornò a lui con un ramoscello di Ulivo come simbolo della pace.

Il luogo d’origine dell’ulivo è l’Asia Minore, traccia di antiche coltivazioni si trovano in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Oggi l’ulivo è coltivato anche in altre parti della terra, ma le quantità prodotte nei paesi mediterranei, specialmente in Italia e Spagna, sono di gran lunga superiori, sicuramente ciò è legato al clima.

In Campania l’ulivo ha origini antichissime: pezzi di legno, olive mature e non mature, foglie  e noccioli di olive, risalenti al VI secolo a.C. sono stati rinvenuti nella piana del Sele nei pressi del tempio di Paestum e nell’antica Volcei a testimonianza della sua coltivazione sin dal tempo della Magna Grecia, ed è giunto sino ai giorni nostri diffondendosi sul tutto il territorio nazionale.

Il Carciofo Bianco di Pertosa-Auletta

Le prime coltivazioni vennero introdotte dagli arabi e dopo vari innesti riuscirono a selezionare delle varietà più morbide e più delicate (peculiarità del nostro carciofo bianco). I reperti riguardante la prima coltivazione di carciofi, risalirebbero ai primi decenni del ‘900. In passato veniva utilizzato anche per delineare le zone di confine di appezzamenti di terreno. Nella cucina veniva utilizzato per delle zuppe con l’aggiunta di legumi e patate, piatto unico da poter mangiare nei campi.

Con l’utilizzo dell’olio di oliva, prodotto nello stesso territorio, venivano prodotti i carciofi sottolio per l’autoconsumo familiare.

Tra gli anni ’50 e ‘80 ha rappresentato, secondo ricerche e testimonianze , un ruolo importante nell’economia dei Comuni di Caggiano, Auletta, Pertosa e Salvitelle, in quanto il carciofo veniva prodotto per poi essere venduto nei comuni limitrofi del Vallo di Diano. Oggi la superficie destinata alla coltivazione del Carciofo Bianco si è quasi triplicata, abbiamo la produzione del fresco che arriva sui banchi di vendita anche fuori Regione, e una piccola quantità di trasformati venduti anche all’estero.

Il Carciofo Bianco del nostro territorio, inoltre è apprezzato per le sue qualità organolettiche e benefiche per l’organismo. Ha pochissime calorie, è molto gustoso ed ha molte fibre, oltre ad una buona quantità di calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio.

Presidio Slow Food della Provincia di Salerno.

I nostri prodotti

Dalla terra alle tavole degli Italiani

Visita i nostri prodotti

Auletta, gli olivi vetusti al centro degli studi dell’Unisa

SCOPRI

Differenza tra: olio d’oliva, olio vergine d’oliva e olio extravergine d’oliva

SCOPRI

Il Carciofo Bianco: le proprietà benefiche

SCOPRI

Guida all’assaggio dell’olio extravergine

Non bisogna necessariamente essere degli esperti per capire se un extravergine di oliva è un buon olio. Seguendo queste semplici regole e ripetendo l’assaggio, sarete in grado di distinguere un olio pessimo da uno con qualità migliori. Per prima cosa dobbiamo procurarci un bicchiere di vetro (quello ufficiale è un bicchierino di vetro blu) e una mela, per cancellare le sensazioni tra un assaggio e l’altro.

SCOPRI

ASSAGGIO DELL’OLIO

Olearia Aulettese

Un olio mediterraneo dall’animo campano

ORARIO

LUNEDI’ – SABATO

08:00 ~ 13.00 – 14:30 ~ 20.00

DOMENICA

CHIUSO

CONTATTACI